Entrare in camera sterile non è come essere ricoverati in una normale corsia d’ospedale. A circa un mese dal ricovero, o appena saputa la data dell’ingresso, viene consegnata una lista con tutti gli indumenti da portare in reparto una quindicina di giorni prima, per essere sterilizzati dalla lavanderia ospedaliera. Letta la lista ci si rende conto che gli acquisti da fare sono molti: una decina di pigiami, mutande, canottiere e calzini per avere un minimo di autonomia. Una volta intrapresa la strada dei negozi ci si accorge che la difficoltà reale non sta nei numeri in sè cospicui, ma nella difficoltà di reperire tutto in cotone al 100%!! Al giorno d’oggi anche i capi in cotone contengono una minima parte di sintetico e malgrado le commesse affermino che questa non influenzerà il capo, le sorprese poi non sono molto piacevoli… Per paura di aver freddo alla testa glabra ho acquistato due berretti in cosiddetto cotone che sono diventati due papaline che al massimo riuscivano a coprire solo una parte di cranio… E anche qualche mutanda poteva essere utilizzata per un bambolotto!! Si, servono a farsi qualche risata ma sono inservibili è da buttare!! Quindi, occhio alle etichette!! Ogni capo sterilizzato viene poi inserito in una bustina sigillata e sotto vuoto che viene consegnato ogni mattina prima di fare la doccia! Facendo io cambio di stagione ho trovato ancora quelle buste… un ricordo che di questi tempi fa affiorare le emozioni di quasi nove anni fa!!! ❤️❤️❤️